Copenaghen.

Settembre 2019.

Anche quest’anno decido di regalare a Matilde, un soggiorno in una Capitale, per il suo tredicesimo compleanno.
La scelta ricade su Copenaghen, è da tanto che vogliamo andare al Nord, che io spesso boicotto, non lo sento proprio nelle mie corde.
Un comodo volo easyjet, e tre giorni pieni ci aspettano: prenoto un hotel di design, Matilde è sempre più attenta ai dettagli, posizione semicentrale, nella zona della fabbrica Carlsberg, ma comodissima per la vicinanza della stazione.
In poco tempo diventiamo delle vere e proprie danesi.
Ci affidiamo facilmente ai mezzi pubblici con una dimestichezza che sorprende anche noi stesse; ma la parte del "leone" la fa la bicicletta.
Qui è il mezzo locomotore principale, con freddo, vento, acqua, neve, si va... c’è un codice ben preciso che va rispettato, un senso civico rigoroso e chi non si adegua viene anche… insultato!
Il centro è di piccole dimensioni, si gira con estrema facilità: il quartiere latino ci conquista, la nostra guida è bravissima, preparata, italianissima di padre romano e madre danese, un mix perfetto fatto di calore ed estrema professionalità.
Come spesso dico, non c’è nessuna Lonely Planet che possa sostituire la relazione e la conoscenza umana: quello che può trasmettere, ciò che può far vivere in quel momento, hanno un valore per me inestimabile.
E’ tutto cosi ordinato, pulito, i Danesi bellissimi, il lato estetico ci colpisce molto, tutti molto simili, vero, ma davvero di una bellezza quasi disarmante.
Cogli la loro informalità, sono un popolo di sostanza, pochi fronzoli, spiccato senso della famiglia, grande attenzione al tempo che va ritagliato per vivere al meglio i momenti personali; si vive e si studia bene, infatti è in continuo aumento il numero degli studenti universitari provenienti da tutta Europa.
L’area pedonale si gira senza difficoltà: ll Castello Reale di Amalienborg, perfetto esempio di architettura danese, in stile rococò, il Castello di Rosenborg, la Piazza del Municipio e il viale pedonale dello Strøget considerata la strada commerciale più lunga d’Europa e la Torre Rotonda ora uno dei più importanti osservatori astronomici, non hanno più segreti per noi.
In tutto questo non può mancare il famosissimo quartiere di Nihavn, che da porto malfamato si è trasformato in una delle zone più fotografate della città.
Le case colorate, il sole più primaverile che autunnale, e il giro in battello ci regalano momenti di autentica serenità; affascinante la città vista da questa prospettiva!
E qui scorgiamo il Museo marittimo, la Biblioteca Reale o Black Diamond, la residenza reale, il Parlamento, il teatro dell'Opera e il vecchio porto militare di Holmen.
Non ci sfiora minimamente l’idea di fotografare la Sirenetta, sapete oramai quanto io sia un po' tanto controtendenza.
Vogliamo vivere di Esperienze, camminiamo e “trottiamo” a ritmi folli ma piacevoli e decidiamo di andare ad Helsingor, per visitare il castello di Amleto, vivere un’atmosfera di altri tempi e scorgere la Svezia… Malmo è li, a due passi, solo il ponte dell’Øresund, divide le due Nazioni; trattasi di una delle più grandiose costruzioni d’Europa, che collega il Mare del Nord con il Mar Baltico.
Non abbiamo tempo ma ci piacerebbe cogliere l’armonia dei contrasti, ci ripromettiamo “un giorno si farà”…
Ci concentriamo poi su un altro quartiere, Christiania che potrei definire in tanti modi: esperimento sociale, hippie, città nella città.
La famosa Pusher Street, il mercato “libero” di cannabis in tutte le sue varianti sotto la luce del sole, ci fa riflettere, non sconvolge Matilde ma lascia un po’ di amaro in bocca, niente foto, un ombrellone, cassette di frutta utilizzate come banchi di appoggio per la “merce”...
Nel quartiere sono gentili ma parlano poco, l’età media è alta. 
Merita certamente una visita guidata organizzata dalla comunità stessa, per capirne i meccanismi e non cadere, come spesso succede, nella banalità e superficialità.
I concerti, gli spettacoli stagionali come i mercatini di Natale, offrono uno spaccato diverso di questa complessa realtà.  Copenaghen ospita anche il parco più antico del mondo che ispirò il grandissimo Walt Disney e noi prontissime a rendergli onore.
Al Tivoli, Sabato sera, ingresso ore 19, ci tratteniamo fino all’una di notte, facendo su e giù da ogni giostra e ballando e cantando durante il travolgete spettacolo serale.
Un’esperienza unica anche per il rientro in hotel; con la nostra bicicletta non ricordiamo il tragitto che dovrebbe portarci in hotel ma siamo a Copenaghen e che problema c’è??
Come suggerito prontamente da Matilde, ci rechiamo nella vicina stazione e semplicemente carichiamo sul treno, in perfetta sicurezza, la nostra bicicletta.
Orgogliose della soluzione trovata, arriviamo a destinazione, dimostrando di essere perfettamente in sintonia con lo stile "ecologico e sportivo " della città.
Tre giorni pieni, come ho detto all’inizio, dove il portafoglio ha davvero pianto, siamo nella 5° città più cara del mondo, ma ricche di tante cose, e soprattutto di NOI, me e te cara Maty che cresci e sei capace di guardare il mondo per quello che è: senza pregiudizi di sorta, con gli occhi di una ragazzina sveglia e acuta, piena di entusiasmo e leggerezza… io ti vengo dietro, ti osservo, ti ammiro e sì, in tua compagnia, mi ritrovo sempre a scoprire il lato migliore di me…
 
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Autore: Anna di Bona

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