Lisbona.

Pasqua 2023

La Pasqua 2023, vede protagonista assoluta Lisbona.
 
La visitai di corsa, tantissimi anni fa: una breve pausa, per poi ripartire verso il lontano Brasile.
 
Pertanto, notevole è il desiderio di rivederla.
 
Raccolgo opinioni discordanti, e decido che è giunto il momento di farmene una tutta mia.
 
Partono con me 13 persone, piccolo gruppo, composto da amici – clienti che conosco ormai perfettamente, e da qualche “ new entry”,  oltre a Matilde e Michele, che si aggregano volentieri.
Siamo carichi di entusiasmo, nonostante il ritardo di oltre due ore di Tap, ma siamo in vacanza e vogliamo mantenere serenità.
Troviamo una giornata soleggiata, calda e questo clima perfetto, ci infonde ancora di più buonumore.
Trasferimento puntuale con van nuovo ed elegante, hotel in posizione eccellente in prossimità di Avenida da Liberdade, con look giovane e frizzante con colazione varia ed abbondante e un bel roof top con piscina, invitante per pause relax: tutto fa sperare per il meglio!
E così è!
L’appuntamento resta confermato alle 14 con la guida.
Tommaso, professionale, colto, appassionato, gentile, generoso, disponibile e poeta, non dimenticheremo mai le sue preziose pillole di cultura e poesia, davanti alla Torre di Belem, al Palazzo della Quinta …
LUI è il grandissimo valore aggiunto di questo Viaggio; ho impiegato non poco tempo per trovare una guida che mi piacesse e in lui ho visto e trovato… tutto.
Insieme abbiamo predisposto un programma tanto intenso quanto affascinante.
I 4 giorni di soggiorno sono stati sfruttati fino all’ultimo minuto, nel vero senso della parola.
Partiamo dal quartiere di Baixa-Chiado, dal “ salotto” di Lisbona, il quartiere di Pessoa, delle librerie storiche e dei caffè letterari sorti tra il XVIII e XX secolo.
Tommaso ci prende per mano e ci conduce in questo itinerario straordinario,  dalle origini fino alla Rivoluzione dei Garofani, del 25 aprile 1974.
Interessante la storia. della Chiesa di São Domingo, monumento nazionale, conosciuta anche come chiesa Maledetta.
 
Davvero tragici gli avvenimenti che interessarono questo edifico nel corso della storia, ma per me quello più inquietante, è rappresentato dal massacro degli Ebrei nel 1506.
 
I muri bruciati ci ricordano la storia della loro atroce morte, le parole di odio dei frati domenicani, il loro opportunismo, il suono della folla inferocita e le urla degli ebrei, vittime sacrificali.

Ho la pelle d’oca: e mi rendo conto che la storia non cambia, si ripete… anche ai nostri giorni, con la strumentalizzazione delle masse, con i metodi e strumenti più biechi, ceche e ipnotizzate da questo o quel potere...
 
Ci concentriamo anche sulla rinascita della città post-terremoto del 1755, ad opera del Marchese di Pombal, grazie a lui si creò una urbanistica regolare, ordinata ed efficiente.
La Casa dell'Alentejo, che ricorda tutte le influenze islamiche vissute dal Paese,  racconta di una regione affascinante, ricca di tradizione e folclore mentre il panorama dell'Elevador Santa Justa chiude questa meravigliosa seppur faticosa giornata.
Il giorno dopo, sempre con Tommaso che già si è prodigato nell’acquisto dei biglietti del treno e del principale monumento, andiamo a Sintra.
Paesaggio bucolico, pieno di verde: si respira un clima di infinita serenità e beatitudine.
Ma la vera attrazione per noi è la Tenuta della Quinta da Regaleira, un luogo incredibile, dove realtà, immaginazione, follia anche??!! Creano un tutt’uno, meraviglioso e misterioso.
I giardini rappresentano la grande bellezza del luogo, con grotte, scale, pozzi, labirinti.
Il Pozzo iniziatico, profondo 27 metri, con 9 gironi… quelli della  della Divina Commedia? Con l’incisione sul fondo di una croce templare, e il pozzo Imperfetto mi regalano emozioni contrastanti: Morte, Rinascita, delirio, pazzia, passione…
Il lato fortemente interessante di questo contesto, è che non ha linee guida, Tommaso non ce ne dà perché non ve ne sono, e chi dice il contrario mente; è come se fosse un’opera incompiuta, o comunque aperta ad ogni considerazione…
Vi sono dettagli che possono far pensare a chissà quali riti religiosi e non, a quali frequentazioni, ma nulla è certo e allora non c’è cosa più bella che sognare e abbandonarsi totalmente all’ immaginazione...
Ma la parte di Lisbona che più mi piace è il quartiere più antico e popolare: ALFAMA.
 
Ci arriviamo attraversando dapprima la zona della Mouraria, la vera culla del Fado. 
 
Qui nacquero i primi famosi cantanti fadisti, una su tutti, Maria Severa Onofriana, a lei e al cantante Fernando Mauricio, è dedicato un bellissimo murales che ci racconta di loro e di questa musica malinconica e nostalgica. Saliamo saliamo, la medina islamica medievale, è sopravvissuta al terremoto del 1755: le sue vie labirintiche e leggendarie custodiscono angoli di bellezza autentica, improvvisa e poetica.
 
Impossibile non immedesimarsi nella Storia, specie con Tommaso, che ci parla di reperti e tracce di popoli antichi, del periodo lusitano-romano, visigoto e, soprattutto, di quello islamico e cristiano.
 
Affascinata anche dai Resti imponenti della Muraglia Araba, dalla Cattedrale di Lisbona del XII secolo, dalle viste panoramiche come il Miradouro de Santa Luzia, dai moltissimi e variopinti azulejos, da alcune suggestioni letterarie e sul Fado, non vorrei andare più via….
Invece il tempo scorre, abbiamo poco tempo per tirare il fiato e andare a LX FACTORY, un meraviglioso recupero industriale che ora comprende locali e ristoranti di tendenza, negozi di artigianato e una delle librerie più importanti del Paese.
La cena è sublime presso la Taberna prescelta, dal look originale e ricercato e tutto finisce con un bel All inclusive alcolico a base di vino Sangria e Ginjinha.
L’ultima mattina la dedichiamo a Belem , il quartiere delle Scoperte Geografiche e dei Navigatori Portoghesi come Vasco da Gama e Magellano: tutto ciò ha reso il Portogallo il primo impero coloniale europeo della Storia
 
Un percorso non privo di ombre, d’altronde nessun tipo di colonialismo lo è, anche quello più nascosto e ahimè giustificato, dei nostri giorni.
 
Grandi monumenti in stile manuelino (il tipico stile portoghese del XVI secolo).
 
Ed ecco Piazza Afonso de Albuquerque, l'interno della Chiesa di Belém dentro il Monastero dei Gerolamini, la Piazza dell'Impero, il Monumento alle Scoperte fino ad arrivare alla Torre di Belém e alla narrazione della storia del rinoceronte, scolpito sulla pietra della Torre, proveniente dall’India, che ci ricorda che il colonialismo fu terribile non solo per gli uomini ma anche per gli animali...
 
In tutto questo gran bel da fare, non può di certo mancare una incursione alla famosa Antica Pasticceria di Belém per il delizioso pasticcino tipico, il pastel de nata.
 
E poi qui finisce il grandissimo estuario del Tago ed inizia l'Oceano Atlantico.
 
Ora ho bisogno di aria… di passeggiare, di volgere lo sguardo oltre il ponte XXV Aprile.
 
Ho bisogno di continuare a guardare OLTRE, di esplorare.
 
Questo è un luogo perfetto per quello che ha rappresentato, per quello che rappresenta.
 
Poi la realtà si impossessa nuovamente del mio io più intimo e mi ricorda che il pranzo ”sa da fare”, meglio se a base di ottime tapas, e quindi rieccoci sulle rive del fiume.
Ultimo atto di questo incredibile e ultima giornata: la visita al Cimitero Dos Prazeres.
Un luogo surreale, con i suoi vialetti di alti e suggestivi cipressi, privo di fiori, lumini, con in bella vista addirittura le bare, ma poi c’è anche quella superlativa del Fiume Tago e del famoso Ponte...
Vi sono monumenti bellissimi, occorre tempo per fotografare nella memoria dei ricordi, questa tranquillità, questa infinita poesia.
Qui giacciono personaggi illustri, vi è una parte dedicata anche ai vigili del fuoco! E anche al nostro Antonio Tabucchi che tanto amò e tanto scrisse di questa meravigliosa Terra.
Non abbiamo piu’ molto tempo.
Il tram 28, fuori, è il nostro prossimo obbiettivo: attendiamo due corse, e alla terza saliamo, abbiamo il grande privilegio dell’esclusiva in questo momento e ce la godiamo accaparrandoci subito le postazioni finestrino...
E che dire?
E’ un Viaggio della durata di 45 minuti, breve ma enormemente intenso.
Ripercorro con occhi e cuore questa città, consapevole e felice della MIA personale opinione su di lei.
Una Signora che non ama i luoghi comuni, le prime impressioni, che raccontano solo di giudizi affrettati e superficiali.
Si vuole e fa amare, e molto, da chi sa andare OLTRE.
La sua Storia, sconosciuta ai più, la rende ancor più affascinante e misteriosa… come per gli Antichi, anche per noi popolo degli Smartphone, è lontana, quasi inaccessibile.
E’ “a strati”, come i suoi quartieri...
La chiave per aprirla e comprenderla? Non di certo una Lonely Planet o il “classico” fai da te.
Un nome: TOMMASO!!
Ma anche un gruppo di persone che dimostrano amore, passione, desiderio di esserci ORA e nelle condizioni migliori.
E il gioco è fatto.
Un grazie di cuore quindi a coloro che senza sapere nulla di ciò che li aspettasse, hanno aderito e Vissuto questo Viaggio, perché di questo si è trattato.
Per il resto....
Di te, Lisbona, amo tutto ma soprattutto la tua Luce, forte, sfacciata, accecante.
E poi dove c’è Luce, c’è Energia, qui ne ho trovata davvero tanta.
Ora mi sembra doveroso concludere così: lo sento dal più profondo dell’anima...
“Un luogo non è mai solo QUEL luogo:
Quel luogo siamo un po’ anche noi.
In qualche modo, senza saperlo, ce lo portavamo dentro e un giorno, per caso, ci siamo arrivati.“
Antonio Tabucchi.
Ecco sono contenta di essere arrivata in questo Luogo, con persone straordinarie...
Sempre, sempre Grazie .
Anna.
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Autore: Anna di Bona

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