Cile 2019.

Marzo.

Ci siamo, finalmente si parte!
La destinazione: il Cile, ho tanta voglia di tornare in Sudamerica dopo la meravigliosa e incredibile Esperienza vissuta in Argentina.
Un Paese sorprendente, in cui la realtà supera ogni più rosea aspettativa.
Parto con 10 colleghi, qualcuno di vecchia conoscenza, altri di nuova, il bello del Viaggiare è anche questo.
La compagnia è la LATAM, scalo a Madrid, qui l'aeroporto mi sconvolge, addirittura ci muoviamo in bus, su strada, per raggiungere il terminal da cui partiremo per il volo intercontinentale.
Sedili abbastanza confortevoli e soprattutto personale gentilissimo.
Gli intrattenimenti come la ristorazione non sono al pari di nessuna compagnia asiatica o mediorientale, ma si sa, ormai il comfort e il Servizio non appartengono più in maniera cosi scontata al mondo occidentale.
Arriviamo stanchi, siamo in ballo da tantissime ore tra scalo e ore di volo e l'aeroporto di Santiago ci dà il benvenuto con un caos che non ci aspettiamo: tantissima gente, valige che sembrano camminare da sole, certamente soffre dell'enorme flusso di turisti e della sua attuale incapacità di farvi fronte senza lunghe ore di attesa prima di uscire, ma è in costruzione il nuovo aeroporto che avrà vita fra un paio di anni.
Subito incontriamo la nostra guida, Victor; la prima tappa è il mercato centrale, ricco di pesce freschissimo, ignoravo che il Cile fosse il secondo Paese esportatore al mondo di salmone dopo la Norvegia; tanto fermento, e diversi ristoranti,  pranziamo in quello meno commerciale e già da qui capiamo quale sarà il nostro percorso culinario...
Ci sono 29 gradi e dobbiamo abituarci al clima estivo e al fuso, ma ormai ben sappiamo che questi Viaggi fisicamente non sono una "passeggiata", anzi, e prima cerchiamo di abituarci, meglio è.
Quindi subito operativi e pronti per la visita di questa città.
Infatti già il primo pomeriggio, lo dedichiamo a una piacevole passeggiata per le vie del centro storico, una foto alla Cattedrale, al Palazzo, alla Moneda e poi via per il Paseo Ahumada una ricca via di negozi, locali ristoranti.
Viali alberati, piazze che si aprono alla vista dei tanti caffè, alcuni di essi particolari come i “caffè con pernias”, letteralmente significa gambe, sorti negli anni 40, caratterizzati dalla presenza di belle ragazze che servono in abiti succinti ma che non devono essere in alcun modo importunate; è strano, ma tutto è molto easy e tranquillo!
Da subito catturo l'anima vivace di questa città che da sola raccoglie oltre a un terzo dell'intera popolazione del Cile.
Questa parte è tanto movimentata di giorno quanto tranquilla di notte.
Infatti la vita notturna ha il suo fulcro in quartieri più "lontani”, ad oggi alla moda certamente quello di Lastarria o Bellavista che ci conquista con i suoi murales, graffiti, qui consiglio di vagabondare senza meta, senza cartina, e gli appassionati di fotografia sapranno coglierne le tante sfumature senza rimanere delusi.
La gente è allegra, gentile, la città è dinamica, mondana e quasi sofisticata, giuro... non immaginavo tutto questo!
Avverto una forte e singolare sinergia tra trambusto tipico sudamericano e riservatezza europea, un mix vincente e davvero affascinante.
Il poeta Pablo Neruda "si sente" e la Chascona ci mostra un suo lato molto forte: l'amore per l'adorata Matilde e la passione per il mare, oltre a collezioni di vetri colorati, di conchiglie, mobili e opere d'arte realizzati da suoi celebri amici.
Rientriamo in hotel per una doccia, in pochi possono riposare, la maggior parte di noi cerca la wifi per mettersi in contatto con i propri cari, rassicurarli e anche per lavorare.. come la sottoscritta..
La giornata prosegue con Skynera, il grattacielo più alto del Sudamerica da cui si gode di uno spettacolo bellissimo, la città è immensa ai nostri piedi.
Il Museo Historico Nacional mostra l'aspetto che più colpì questa Nazione: nel 1973 ebbe luogo il colpo di stato che depose Salvador Allende.
Qui tante le testimonianze inerenti ai successivi anni bui, in cui tanta gente fu resa prigioniera, torturata e giustiziata.
Nonostante questi gravi avvenimenti Pinochet rimase al comando fino al 1990, anno in cui si insediò il governo democratico.
La storia dei nostri giorni mostra un città caratterizzata da disuguaglianze sociali, anche se meno forti che in altre metropoli sudamericane, scioperi di studenti e lavoratori sporadicamente si manifestano; nonostante tutto però Santiago è indicata come una delle città più sicure dell'America Latina e io subito tocco con mano questo aspetto, rientrando con tre colleghi in tarda serata, senza avere alcun tipo di problema.
Segue la cena: per raggiungere il boutique hotel che ci ospita, percorriamo una buona parte della città e qui noto la pulizia, il senso civico, i verdi e grandi parchi in cui i cileni si abbandonano al crepuscolo con un libro, un pic nic o semplicemente a una salutare pedalata.
Cerro Santa Lucia, uno dei parchi più rappresentativi della città, è un autentico invito a passeggiare, osservare fino a raggiungere la Torre Mirador.
Mi colpisce molto questa atmosfera serena, quasi bucolica...
Ceniamo sul roof, tutto ha un sapore magico, e il palato gode di tanta bontà...
Atmosfera surreale, quante cose abbiamo fatto, e non abbiamo ancora toccato il letto, che però ora ci aspetta e noi siamo ben felici di abbandonarvici.
La mattina seguente ci vede nuovamente in aeroporto, destinazione Calama, che raggiungiamo dopo circa due ore di volo.
E da qui il trasferimento che ci porta a San Pedro de Atacama.
Consigliabile anche il noleggio dell’auto, ma molto dipende da dove si pernotta, i lodge più belli e di qualità come il nostro, hanno tutte le escursioni incluse.
Il tragitto per me è già un Viaggio nel Viaggio, superiamo la Cordillera Domeiko, il desiderio di iniziare a scattare foto è irrefrenabile, e il bello è che siamo solo all'inizio di questi due splendidi giorni di Avventura.
San Pedro ha ben 16 oasi e circa 7000.00 abitanti,  la maggior parte dei quali è impiegata nel turismo e nelle miniere di rame: il Cile è il primo Paese produttore al mondo, e poi importantissimi sono i giacimenti di lithio, nessun pericolo, e si identifica come ormai una fondamentale fonte per l’intera comunità mondiale : tra strade di terra e case di fango, davvero tanto movimento, soprattutto giovani con zaino in spalla alla conquista della loro parte di Felicità.
C’è una strada principale, di terra, su cui si affacciano decine di agenzie turistiche: qui la gente ha trovato il modo per vivere, e bene, grazie al deserto, uno spettacolo unico al mondo, per raggiungere il quale San Pedro è tappa obbligata.
Arriviamo nel lodge che ci ospiterà, che ha il sapore di quell'accoglienza e di quel "lusso" natural chic che tanto mi piace, perchè parla la lingua dell'autenticità e delle emozioni.
E' perfettamente inserito nella natura circostante, ha i colori della terra rossa, il sole è forte, caldo ed è pronto per accompagnarci nella nostra prossima avventura, quella pomeridiana, che ci condurrà verso la famosissima Valle della Luna.
Nella vicina Riserva nazionale Los Flamencos, è a soli 13 km da San Pedro ed è una depressione che offre un paesaggio lunare con stravaganti formazioni rocciose… lo spettacolo di cui godono i nostri occhi è meraviglioso: argilla, gesso, salgemma brillano sotto gli ultimi raggi del sole; formazioni geologiche formatesi nel corso di milioni di anni dall'azione dell'acqua e del vento, giocano a trasformarsi davanti a noi, un po' increduli, attoniti...  il tramonto è incredibile, il viola, il rosso, sullo sfondo il deserto de Atacama, l'ondulata Cordillera de la Sal e "l'occhio attento" del vulcano Licancabur.
La sera ancora una volta ceniamo in maniera divina, siamo molto stanchi e domani la sveglia suonerà presto.
La percorrenza dei 120 km, attraversando il Tropico del Capricorno, impossibile non sostare per un  intero book fotografico!! Ci portano verso le Lagune Miscanti e Miniques, veri e prori laghi ad alta quota, che prendono i nomi dai vulcani che li sovrastano a 4500 mt di altitudine: il tragitto riempie il cuore con le tante e brillanti  tonalità di verde, le montagne ti invitano, con la maestosità che tanto le caratterizza, a rendere loro omaggio… incredibile come la natura possa essere così bella, così forte..
Sul ritorno pranziamo in un ristorante molto tipico, ancora una volta gustiamo le prelibatezze della cucina cilena, qui è tutto molto semplice ma sempre gustoso: optiamo per un brodo di pollo con patate.
Proseguiamo, eccitati, per il Salar de Atacama, dove un cartello ben in vista comunica che i raggi del sole sono 11 volte piu potenti che in altri luoghi: ci copriamo come possiamo, io improvviso un turbante con la mia sciarpa che sempre mi accompagna, soffrendo perennemente di mal di gola.
La vista è impressionante, un’immensa distesa di sale e al suo interno la laguna Chaxa popolata da fenicotteri rosa, solo 37 specie, ma a noi bastano per capire quanto sia delicato e e speciale questo prezioso ecosistema.
Fa caldissimo e decidiamo, con una tempistica abbastanza veloce, di dirigerci verso il punto in cui vederemo il tramonto: Jasù, la nostra guida preparata e direi “anticonfomista”, ha pensato a un luogo poco frequentato: in ogni gesto, in ogni parola, avverti l’amore e la passione per questi luoghi, che vuole renderci noti nella maniera meno commerciale possibile. Mai come in questo Viaggio, importante negli itinerari e nei costi, ti rendi conto di quanto sia importante affidarsi a un'organizzazione seria e professionale capace di fare la differenza seguendo anche percorsi e opportunità al di fuori dei circuiti turistici... la Lonely Planet non sempre basta... qui si parla la lingua della piena competenza e un sincero grazie va a Latitude Patagonia e a Francesco, nostro tour leader attento quanto speciale.
Il luogo prescelto è un tripudio di colori, di emozioni, bagnato da un buon vino rosso e succulenti manicaretti.
La giornata non è ancora finita, dopo la cena sempre con l’elevato standard a cui ci stiamo abituando, ci raccogliamo presso il centro astronomico del nostro lodge, per osservare le stelle.
Quanta magia su quel confortevole lettino…
In pochi sanno che a 40 km a est di San Pedro, si trova l’ALMA, il radioscopio più ambizioso che il mondo possa avere: 66 antenne, con un diametro di 12 metri ciascuna, che catturano corpi celesti nello spazio, 100 volte di più di quello che possano fare le normali tecnologie in uso.
Con un’infinita pace nel cuore, affronto la notte.
Il giorno seguente partiamo alle 6 per il Gaiser del Tatio a 4320.00 mt di altezza.
Il tragitto per chi guida potrebbe essere un po' impegnativo, molti di noi dormono, ma io non riesco, sono troppo presa dai luoghi che stiamo Vivendo in cosi poco tempo ma con cosi tanta intensità...
Arriviamo alle 8, non fa freddissimo, siamo a -6, ma consapevoli che sia solo un momento di passaggio, a breve la temperatura si alzerà.
Scorgiamo le fumarole del campo geotermico più alto del mondo e già questo vale l’escursione, per il resto, è davvero uno spettacolo vedere questo luogo in prima mattinata.
Oramai siamo pronti per lasciare questi luoghi a me divenuti cosi cari; un altro aereo ci aspetta, destinazione Santiago che in questo Viaggio vedremo per ben tre volte.
Purtroppo i collegamenti di questa zona non sono eccezionali e occorre sempre ahimè tornare sulla Capitale per poi prendere un nuovo volo, questa volta destinazione Puerto Natales, la porta di ingresso della Patagonia cilena, del famosissimo Parco di Torre del Paine.
L’aeroporto è piccolo e il volo Santiago/ Puerto c’è tre volte alla settimana solo in alta stagione, da novembre a marzo, altrimenti occorre volare su Punta Arenas, come feci io nel mio bellissimo precedente viaggio in cui ebbi la fortuna anche di imbarcami da Ushuaia, sull’Australis; quanti ricordi !! di Punta Arenas rammento i pinguini di Magellano dell’isola di Magdalena, ancora autentica: per vedere i pinguini Rei, vi è la possibilità, non però facilissima a causa dei permessi, di recarsi alla Baia Inutile.
Anche questa zona  si presta molto al self drive, da Punta a Puerto, circa tre ore di guida.
Puerto dista 5 ore da Calafate, quindi perchè non approfittare anche di una visita alla Patagonia Argentina e al famosissimo Perito Moreno? E El Chalten? Anche questa cosa feci a bordo di un comodissimo bus….
Soggiorno nuovamente presso l'hotel Remota, sempre gradevole, a basso impatto ambientale, che con le sue vetrate ti catapulta in una dimensione di piena rilassattezza e nel vero clima patagonico, dove spesso in una sola giornata si possono vivere le quattro stagioni!
Qui gioco in casa e ripercorro una parte di viaggio che feci due anni fa.
La steppa patagonica è sempre affascinante: guanacos, volpi, nandu, cervi e condor andini accompagnano le ultime tre notti.
Il Parco Nazionale Torres del Paine è sempre meraviglioso e ci saluta con giornate soleggiate e quasi inaspettate, le alte montagne, gli iceberg di colore blu che emergono dai ghiacciai e le pampas dorate…. fanno parte di un immenso e suggestivo quadro, e tu privilegiato e attento spettatore.
Il lago Sermiento, su cui si affaccia la meritevole struttura Tierra Patagonia, il lago Pehoe e il lago Grey che questa volta ho la grandissima fortuna di navigare, sono solo alcuni spunti di questa incredibile Terra.... e sempre siamo osservati dai celebri pinnacoli, i Cuernos del Paine...
La giornata è sempre lunga e la fame si fa sentire: anche qui a sud la cucina non delude.
L'indomani ci imbarchiamo per la navigazione del fiordo di Ultima Speranza, il denominatore ormai è sempre quello: paesaggi mozzafiato accompagnano la nostra voglia di esplorare e conoscere.
Il fronte del ghiacciaio Balmaceda ci saluta con colonie di leoni marini e cormorani, ma anche il ghiacciao Serrano fa la sua parte, per poi risalire il Rio Serrano e godere ancora della fauna e della flora nel loro splendore.
Quante foto, quante risate ma anche quanto raccoglimento... questi luoghi sono cura per l'anima.
La serata ci vede ospiti del particolare hotel Singular e di fatto rappresenta anche l'ultima notte in Terra Patagonica.
L'indomani siamo pronti per la partenza, lasciamo l'hotel  alle 13.30, ma io non mollo: sveglia presto e subito pronta per una sana pedalata in piena solitudine, la giornata è bella un po' frizzante all'inizio, e per una piacevole passeggiata a cavallo... costeggiare il lago Argentino in questo modo e non posso andarmene senza vivere appieno, anche qui, questo senso infinito di libertà.
Santiago ci ospita per l'ultima notte e ci regala una cena ancora più  bella e chic, quasi romantica.
Termina cosi questo Viaggio, un altro importante tassello di questo mondo che non  mi stancherò mai di visitare e di guardare con gli occhi più belli che ho... di un bambino curioso, a volte monello, capace di gioire e commuoversi, anche nel momento meno opportuno.
Ma nel Viaggio per me non esiste un momento consono, sono semplicemente sola con me stessa, e sempre me stessa, coerente, alla prova e anche un po' alla mercè di chissà quali incredibili emozioni, sempre pronta a non tirarmi mai indietro.
Il Cile mi ha regalato paesaggi e momenti indimenticabili, desidero tornarci al più presto per visitare la zona dei laghi, dove addirittura la popolazione è di origine tedesca, al Sud tanti invece i proprietari di origine serba e croata, delle infinite estancias... un mix incredibile di gente bella e ospitale.
Oppure la zona dei vini le maestose Ande con un trekking ben organizzato che ne mostri non solo la bellezza ma anche la sacralità.... ma quanto bello è questo Paese? Dopo il mal d'Africa, ecco il mal di Sudamerica, e il mal di Cile, paese così poco considerato nei "TO DO" del Viaggiatore....
Qui il Silenzio e la tavola dei colori del Norte Grande mi hanno completamente rapita, così come Santiago, cosmopolita e chic, e i vini, la cucina: non dimenticherò mai il sapore così unico e irripetibile del ceviche. 
Un collega, con ironia, mi ha chiesto se ricaricassi le pile ogni 6 ore, e c'è chi ha notato la mia poca partecipazione in qualche occasione: chi mi conosce bene sa che sono un vulcano, sotto ogni profilo.
Ma qui ho trovato tanta Pace, ho incontrato la mia anima: la natura selvaggia, sconfinata e davvero poco compromessa dalla mano dell'uomo, l'ha nutrita come  poche volte mi è capitato e da sola mi sono sentita dapprima smarrita, e poi infinitamente fortunata e amata...
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Autore: Anna di Bona

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