08:00 ca. Partenza per una nuova giornata di visite ad Angkor. Il protagonista di oggi sarà Jayavarman VII, il più celebre e decantato dei Re sotto il comando del quale, tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo, l’impero dei Khmer raggiunge la sua massima espansione ed influenza sia politica che culturale. L’era di Jayavarman VII segna anche una fondamentale transizione spirituale dall’Induismo al Buddismo Mahayana ed è a quest’ultima forma di culto che vengono dedicati i suoi grandi Monasteri.
La giornata inizierà all’Angkor Thom, la gigantesca città fortificata alla quale si accederà attraversando la porta oggi più celebre: il “South Gate”, contornato da file di Dei e Demoni che sorreggono serpenti “Naga”.
Al suo interno si trovano “la Terrazza degli Elefanti” e la “Terrazza del Re Lebbroso”, interamente scolpita con stupendi bassorilievi realizzati su cinque registri sovrapposti!
Al centro geometrico dell’Angkor Thom si trova invece il Tempio di Stato del grande Re Jayavarman VII, il celebre “Bayon”, noto al mondo per le sue innumerevoli torri sulle quali sono scolpiti i giganteschi volti in pietra.
Uscendo dall'Angkor Thom attraverso la porta orientale del "Victory Gate" si incontrerà in rapida successione una serie di costruzioni di estremo interesse tra cui due piccoli templi “in piano” in stile Angkor Wat, simili tra loro e di immensa bellezza: il Thommanon ed il Chao Sai Tewoda, quindi le mastodontiche rovine del “tempio montagna” oggi noto con il nome di Ta Keo, mai terminato dai suoi antichi costruttori (la visita di questo tempio non è prevista. verrà ammirato dall'esterno).
Queste stupende rovine saranno il perfetto preludio alla visita clou che concluderà la mattinata e che si terrà al primo dei grandi monasteri costruiti da Jayavarman. Trattasi del grande Rajavihara, oggi noto con il nome generico di Ta Phrom, famoso tra i turisti internazionali anche per l’aspetto selvaggio nel quale si presenta. Il Ta Phrom venne infatti scelto quale luogo esemplificativo per mostrare al mondo lo stato in cui Angkor fu ritrovata. Ancora oggi, giganteschi alberi si sorreggono sui muri del monastero e le loro possenti radici si insinuano tra le intercapedini dei massicci blocchi di arenaria a costituire un mistico connubio tra arte, storia e natura.
Nel pomeriggio si visiterà il secondo, colossale, monastero: Nagarajayasri, la “fortunata città che porta la vittoria”. Dedicato al padre del Re, l’intero complesso era fortificato e difeso da un alto muro di cinta e contornato da un ampio canale attraversato da quattro ponti ornati da serpenti “Naga”. Oggi il complesso è noto come Preah Khan e la sua importanza simbolica è sottolineata dalla costruzione, lungo il suo stesso asse longitudinale, del grande bacino artificiale Jayatataka al centro del quale furono poste le “terme” oggi note con il nome di Neak Pean.
Cena libera.
Serata libera.
Pernottamento a Siem Reap.